Ho letto questo romanzo con trasporto e nel farlo ho conosciuto e vissuto con lâautore gli stati dâanimo del protagonista. La sua fragilitĂ , la sua resistenza, il suo coraggio. Ho camminato in ambienti cupi ed ho percepito quasi sempre una luce fioca e quel non so che di marcio, decadente e angosciante dei contesti in cui si svolge la storia. Una attenta descrizione degli sguardi dei vari personaggi me ne ha fatto cogliere disperazione come rinnovata voglia di vivere, assuefazione come ribellione, attaccamento come compassione. Marco si infiltra nella malavita, nello squallore, nel grigiume ed il processo sembra quasi reciproco, in una vita di alti e bassi. La droga occupa parte preponderante nella vicenda. Sembra essa stessa tramutarsi in eroina che lentamente si muove lungo il sinuoso percorso che porta allâevasione ed allo stordimento. Ma lungo la strada compaiono sporadiche bolle di felicitĂ , di amore, di âlimitiâ alla fuga. Se ci sarĂ un riscatto o la riscoperta della luce, starĂ ai futuri lettori scoprirlo. Superconsigliato.