Scrivo da dieci anni, o più. Non starò qui a dire il perché o come ho cominciato. Fatto sta che è certo che ci ho provato. Quando quella storia è uscita fuori dal guscio. A percorrere la via maestra.
Fai leggere il libro a qualcuno. Poi un concorso, cerca un agente letterario, manda il manoscritto alle case editrici.
Sempre con un limite però.
Il mio nome doveva rimanere occultato, coperto da una lunga serie di strati.
Col passare del tempo tuttavia ho accumulato esperienza.
Ho battuto strade che non conoscevo per poi, a volte, tornare sui miei passi.
Ho capito di chi fare a meno e quello che non mi serve.
Per fortuna so anche di chi potermi fidare senza ombra di dubbio.
Alla fine, quindi, ho deciso di essere libero, indipendente, come un artigiano che costruisce da sé il proprio manufatto, oppure un camperista che sceglie in autonomia la strada da percorrere e quando fermarsi.
Nel frattempo ho imparato anche molte cose, e non tutte belle.
Ho incontrato personaggi in cerca di autore (anche no…), mi sono imbattuto in colli di bottiglia e in chi vuole vincere facile. Però sono convinto di una cosa. C’è un mondo che sta morendo e uno nuovo che avanza. Speriamo non soffochi sotto il peso dei cadaveri.